News 15 Giugno 2009

Forum – Nuova Organizzazione Imprenditori – Ricordando Enrico Risaliti

Alessandro Proietti’, ‘Carissimi,
soltanto al mio ritorno da un viaggio di quindici giorni in una parte del mondo dove ricevere ed inviare e-m ed sms è problematico ho saputo della improvvisa scomparsa di Enrico Risaliti. Al figlio Edoardo ho partecipato le mie condoglianze con due righe intese ad esprimere il mio sincero dolore per questo lutto che non è solo suo e della sua famiglia perché importanti sono stati i sentimenti di stima e di simpatia che hanno caratterizzato i miei rapporti di lavoro e personali con Enrico in questi ultimi anni. E’ proprio per questa ragione che sento di dover dare anche una forma un poco più pubblica, ancorché circoscritta a pochi, al dispiacere per la perdita di una persona e di un amico come Enrico, una persona che tra l’altro con la cortesia di sempre aveva accettato il mio invito informale a partecipare alla nostra prossima riunione associativa per discutere con noi dei temi che ci assillano in questi giorni. Peccato che questo incontro non possa più avvenire perché attraverso ripetuti confronti di idee e partecipazioni a seminari vari mi ero fatto convinto che, al di là degli atteggiamenti imposti dai ruoli istituzionali da lui coperti al presente ed al passato, la posizione di Enrico nei confronti di certe problematiche fosse molto prossima alla mia, ovvero alla nostra. Certamente da molti anni a questa parte condividevamo la visione di un profondo cambiamento in essere nel mercato in cui operiamo con la conseguente crescente necessità di sviluppare una cultura orientata ad un diverso modo di fare business uscendo da schemi e strategie che la realtà di oggi dimostra inadeguati e superati. Certamente condividevamo la visione di una profonda revisione in corso degli obiettivi e delle strategie dell’ industria petrolifera nel suo insieme e quindi la esigenza e l’opportunità di essere proattivi in questa fase di trasformazione ridisegnando una mappa di ruoli e responsabilità, doveri ed onori, più centrata sulle esigenze del domani. Certamente condividevamo la visione di un futuro che avrebbe lasciato sempre meno spazio ai comportamenti ispirati dalla tendenza all’individualismo tipico del mondo degli imprenditori privati e quindi la necessità di dare una risposta concreta alla inevitabile crescente esigenza di aggregazione per affrontare al meglio le difficoltà all’ orizzonte. Di certo condividevamo il concetto che il cambiamento anche quando porta con se problemi da affrontare è sempre una opportunità di rinnovamento per cogliere nuovi successi. Sono idee che ritroviamo alla base di molte sue iniziative in sede Assopetroli nel periodo della sua presidenza ma più ancora del ruolo avuto nella creazione di Reteitalia, idee che ormai trovano riscontro e significato nella realtà di questi mesi. Idee e posizioni che so non essere state sempre condivise all’interno di un sistema che talora mi è sembrato esageratamente critico nei confronti di una persona alla quale spetta se non altro il merito di aver cercato di promuovere un minimo di innovazione e creatività. Al riguardo mi piace pensare che le difficoltà che Enrico ha incontrato negli ultimi anni della sua presidenza in Assopetroli siano legate ad altre cause, magari alle pure comprensibili e naturali contrapposizioni di forti personalità, piuttosto che al rigetto di una certa filosofia e strategia per il futuro. A fine settembre, insieme ad Enrico, mi sono trovato a partecipare ad una tavola rotonda alla quale Oil&Non-oil ci aveva invitato per parlare di “Quale logistica per gli indipendenti?” laddove le nostre conclusioni sono state identiche: per gli indipendenti non potrà esserci una logistica che abbia veramente significato fino a quando gli imprenditori privati non avranno trovare il modo di “lavorare insieme”, e non soltanto con riferimento alla logistica. E’ un concetto alle fondamenta della nostra Associazione, che deve continuare ad ispirare il nostro lavoro ed il sapere che questo concetto sia stato condiviso da una persona come Enrico non può che esserci di aiuto.
Ci dispiace solo il dover scrivere il verbo al passato.